venerdì 13 gennaio 2012

Touche'!

Si dice che la maggioranza dei sogni che facciamo, poi non li ricordiamo.
Alcuni ritornano alla mente solo a frammenti, mentre altri, per vari motivi, rimangono ben impressi.
Di questo ultimo gruppo, fa parte un sogno che ho fatto 3 giorni fa.
Ha inizio all'esterno di un negozio di articoli per la casa ove, mentre cammino, mi si avvicina una donzella che mi consegna uno scontrino.
Sottolineandolo con una penna, mi spiega che il codice riportato su di esso, corrisponde al libro da me ordinato poco prima. Aggiunge poi che arrivera' entro pochi giorni.
Io, con fare da gatto ruffiano, le dico che sullo scontrino non vedo riportato il suo numero di telefono.
Lei mi guarda, mi sorride, gira lo scontrino di traverso e mi scrive il numero.
Poco mi importa che non sia del cellulare, ma quello di casa.
La ringrazio e la saluto mentre tra me e me penso: - E' fatta!
 
Fine della prima parte del sogno.
Faccio alcune considerazioni: gia' dal fatto che una dolce patata mi avesse dato cosi facilmente il suo numero di telefono, avrei dovuto comprendere che stavo sognando. :asd:
Tutto ringalluzzito, figuriamoci se il mio inconscio e' stato in grado di rendersi conto che si trattava solo di una mia fantasia onirica.  :doh!:
Manco nel proseguo del sogno ho avuto la sensazione che fosse tutto un'illusione pur se d'improvviso era cambiata completamente l'ambientazione.

Di punto in bianco mi ritrovo nella sala d'aspetto di quello che sembra essere uno studio dentistico. Dietro al bancone ci sono 2 segretarie.
La prima, e' la donzella che mi aveva rincorso per consegnarmi lo scontrino ed alla quale avevo chiesto il numero di telefono; mentre l'altra non l'avevo mai vista.
Saluto entrambe e mi siedo.
Non ci sono altre persone che attendono.
Da li a poco la segretaria che non conosco, si alza e viene a sedersi sopra le mie gambe, mettendosi di lato. Poi inizia ad abbraccarmi calorosamente.
Io rimango sorpreso e non so come comportarmi.
Vorrei farle capire che sono li per la sua collega e non per lei, ma non so come dirglielo senza correre il rischio di ferirla.
Cerco gli occhi della donzella agognata e mi accorgo che lei sta osservando il tutto con uno sguardo soddisfatto e compiaciuto.
Immediatamente comprendo che aveva voluto sbolognarmi alla sua collega!
Conscio di cio', invece di arrabbiarmi, mi viene da ridere e sbotto un po' sottovoce: - Le donne la fanno anche al diavolo...
Touche'!

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